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Anselm Kiefer - Engelssturz (particolare) https://www.impulsicreativi.it/
Anselm Kiefer, Engelssturz (particolare) – Credit Photo: @andreaterreni www.palazzostrozzi.org (c) 2024

 

Anselm Kiefer sarà a Firenze in esposizione presso Palazzo Strozzi con i suoi “Angeli Caduti”. La mostra è iniziata il giorno 22 Marzo 2024 e proseguirà senza interruzione fino al 21 Luglio. La Fondazione Palazzo Strozzi con la cura di Arturo Galansino ha organizzato questa mostra, dedicata ad uno degli artisti più importanti tra XX e XXI secolo. Caratterizzante è il rispetto del dialogo dell’artista stesso con i luoghi e gli spazi in cui l’esposizione è stata ospitata. Si tratta di un’esperienza nella quale sono presenti opere storiche dell’artista ma anche nuovi lavori esposti in esclusiva per l’occasione. Tra questi l’Engelssturz (Caduta dell’angelo). Si tratta una tela di oltre sette metri di altezza concepita dal genio del maestro tedesco proprio per l’occasione e in perfetta armonia con gli spazi del cortile rinascimentale di Palazzo Strozzi.

Sarà proprio questo rapporto e fusione tra la modernità del lavoro di Kiefer, fatto di equilibrio tra materiali e tecniche, con la classicità dell’architettura rinascimentale del contesto, a rappresentare una delle più brillanti e suggestive sfere emozionali di tutta la mostra.

Le macerie sono come il fiore di una pianta; sono l’apice radioso di un incessante metabolismo, l’inizio di una rinascita.

Anselm Kiefer

La mostra è realizzata grazie al supporto di sostenitori pubblici come il Comune di Firenze, la Regione Toscana e la Camera di Commercio di Firenze. Inoltre è presente il contributo di sostenitori privati come la Fondazione CR Firenze e i Partners Palazzo Strozzi.

Anselm Kiefer e gli “angeli caduti” di Palazzo Strozzi

Un viaggio all’interno dell’arte di Anselm Kiefer che sfrutta ogni angolo di Palazzo Strozzi per dare vita ai suoi “angeli caduti”. E non si tratta di un percorso unilaterale ma un excursus su diversi temi e attraverso l’utilizzo di tecniche, materiali e fusione di queste. Una riflessione sulla natura umana che si serve dell’apporto di personaggi secondari, o filosofi, opere letterarie, fotografia, poesia. Kiefer attinge a piene mani da un ventaglio di riferimenti che si fa sempre più potente man mano che l’esposizione va avanti. Gli Angeli Caduti –Fallen Angels- di Kiefer non sono necessariamente animati. Idee perdute, albori del pensiero, miti e credenze lasciati scomparire nel tempo: tutto può essere riportato alla luce, spolverato e rimesso in sesto all’interno del viaggio fisico, tattile e sensoriale che l’arte di Kiefer trasforma in un’esperienza fortemente poetica.

La pittura è filosofia.

Anselm Kiefer

Dentro la mostra: Anselm Kiefer a Palazzo Strozzi

Un viaggio fortemente indirizzato che si serve della struttura architettonica rinascimentale di Palazzo Strozzi, utilizzata dall’artista come una tela bianca, riempita, da riempire, caratterizzata, animata.

  • il cortile rinascimentale ospita la tela Engelssturz, inizio dell’esposizione e centro nevralgico della mostra;
  • nella prima sala all’interno del palazzo si entra nel vivo dei temi e degli spazi del tutto con la tela Luzifer, in cui il tema dell’angelo è espresso dal volo e grazie alla tridimensionalità dell’opera lo spettatore si ritrova all’interno del movimento che questa esprime;
  • la sala di Eliogabalo, figura centrale del lavoro di Kiefer e uno dei tanti angeli caduti;
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Anselm Kiefer – Vestrahite Bilder (particolare) – credit photo: @andreaterreni – www.palazzostrozzi.org (c) 2024
  • omaggio alla filosofia. Altro tema centrale del lavoro dell’artista che ritiene la pittura (l’arte) una sorta di esperienza filosofica e che a questa rende considerevolmente spazio in questa sala esaltandone interpreti ed espressione;
  • vetrine intese come piccoli mondi immaginifici in cui temi, espressioni e concetti trovano uno spazio definito che spinge l’osservatore oltre le dimensioni di ciò che viene rappresentato. Kiefer stimola a guardare dentro affinché ci si possa spingere fuori, oltre;
  • il rapporto con la letteratura come elemento centrale e fondante del lavoro di un artista. Kiefer omaggia, riscrive, smonta e ri-assembla idee e contenuti. E’ una sala di passaggio in cui lo spazio occupato dall’arte equilibra quello dedicato a chi osserva. C’è una geometria definita, una pace che rincuora;
  • la saturazione degli spazi è un ordinato caos di geometrie perfette che riflettono se stesse su se stesse (lo specchio) e creano un gioco rinascimentale dell’utilizzo degli ambienti e della perturbazione degli stati d’animo;
Anselm Kiefer https://www.impulsicreativi.it/
Anselm Kiefer – Hortus Philosophorum (particolare) – credit photo: @andreaterreni – www.palazzostrozzi.org (c) 2024
  • prima sala in cui si avanza all’indietro verso le origini e si esplorano luoghi che appartengono all’oltre del contesto in cui sono esposti. La Germania e i suoi segreti, ma anche la figura femminile assemblata nell’eterno dualismo tra l’essere e l’apparire, tra il vestito della domenica e i pensieri che entrano/escono/vivono all’estremità del collo;
  • il padre, le idee, la sua pelle da indossare, i suoi gesti da percorrere. Un’anamnesi all’interno di un periodo scomparso eppur vivo nella mente di tutti e suoi libri di storia. Ma alla fine anche il modo di prenderne definitivamente le misure: “ed è subito sera”.

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

Salvatore Quasimodo

ANDREA TERRENI

©impulsicreativi.it – riproduzione riservata.

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Andrea Terreni

Mi chiamo Andrea Terreni e vivo a Firenze da quando ho scelto di frequentare qui l'Università. Mi sono laureato in Pedagogia senza apparente sforzo, impegnato in quegli anni di grande fermento a vivere le persone, incorniciare gli avvenimenti e scarabocchiare le tovagliette delle osterie. La Pedagogia è stata il punto di partenza di molte altre passioni come la filosofia, la storia e l'arte. La scrittura invece è sempre stata un'opportunità quasi sofferta, un'occasione di fuga. Ho discusso una tesi di laurea sul "bisogno e la pratica terapeutica dello scrivere" e su come questo possa influenzare il vissuto di ognuno. La scrittura è stata da sempre per me una compagna silenziosa, paziente, a tratti invisibile. Eppure tremendamente fondamentale. Il resto è storia recente e di pochi giorni. Un piccolissimo romanzo (Diario di un Addio) per mettere fine a tante storie del passato. Una silloge poetica (Paroxetina) per affrontare in modo terapeutico un periodo del presente. E poi tanti progetti, tanta scrittura e tanto futuro. Scrivo, ho scritto e scriverò di calcio e calci per SuperNews, di ciclismo e storie della bicicletta per Fuoricorsa e delle bellezze della mia Firenze per FUL. Ho diretto il blog "La Locomotiva" come fosse un Bar in cui si è parlato di Poesia, Prosa, Prosatori e Poeti. Mi chiamo Andrea Terreni ed è difficile che possa raccontare cosa sono. Ho un Ristorante e sono un giornalista. Parlo con la gente e spesso non la capisco. Adoro accontentare e non mi accontento mai. Ho un passato che pesa, un presente che brilla e un futuro che non so proprio cosa possa diventare.