Al momento stai visualizzando La Biblioteca Busmanti di Palazzo Bentivoglio: una casa per l’arte
Biblioteca Eugenio Busmanti Palazzo Bentivoglio - Creditphoto: @P&C cartella stampa
biblioteca busmanti palazzo bentivoglio
Biblioteca Eugenio Busmanti Palazzo Bentivoglio – Creditphoto: @P&C cartella stampa

 

Il giorno 12 ottobre 2024 scatta l’ora dell’apertura della Biblioteca Eugenio Busmanti (bEB) all’interno di un nuovissimo spazio acquisito di Palazzo Bentivoglio a Bologna, l’occasione sarà quella della Giornata del Contemporaneo. Per la città e i suoi abitanti un ulteriore contesto di confronto culturale, sorto dal recupero e dal riadattamento degli arredi originari, in cui fa bella mostra di sé la collezione di oltre seimila volumi. Un’enciclopedica raccolta di materiale inerente ai temi indagati per tutta la vita dal precedente proprietario, su tutti gli studi dedicati al maturo Settecento, al Neoclassicismo e alla decorazione d’interni.

Un luogo che arricchisce il panorama artistico nazionale di una situazione in divenire che si prefigge di portare avanti temi come il fervore intellettuale, l’entusiasmo dialettico e la fine conoscenza della materia. Tutti aspetti e motivazioni care ad Eugenio Busmanti che dell’interazione artistica, letteraria ed intellettuale ha fatto il perno portante della propria esistenza. Un progetto di contesto condiviso che rientra nel panorama culturale della città felsinea, sempre attenta e all’avanguardia sul tema.

Biblioteca Busmanti a Palazzo Bentivoglio: un luogo d’Arte per l’Arte

La biblioteca oltre a prendere il nome di Busmanti, tenterà di replicare fedelmente l’aura mitica dello studio, originariamente posto in Via Marsala 20, mantenendone disposizione e fascino. Il contesto barocco sarà arricchito da espressioni artistiche della modernità. Un connubio che ne esalta l’originale forma implementandola -un tratto d’unione invisibile- col contributo dell’arte contemporanea.

Saranno le opere di Sophie Ko (Ciclo Temporale, Rondello), gli interventi di Nicola Melinelli e del duo Elmgreen & Dragset ad animare il contesto, assieme alla riconversione in ipotetica rovina monumentale dell’ampio salone effettuata da Andrea Angelidakis con la sua composizione di solidi POST-RUIN Bentivoglio.

Lo spazio sarà definitivamente aperto al pubblico e visitabile liberamente dal 15 ottobre 2024. Uno dei grandi appuntamenti del mese come la mostra di Antonio Ligabue a Palazzo Pallavicini, proprio a Bologna.

Eugenio Busmanti e Bologna

Eugenio Busmanti (Bologna, 1949 – 2018) ha speso tutta la sua carriera di storico dell’arte dedicandosi anima e corpo ai temi e agli aspetti del maturo Settecento, del Neoclassicismo e della decorazione d’interni. Centro nevralgico della sua attività intellettuale fu l’abitazione studio di Via Marsala 20 a Bologna, luogo d’interazione e fervente scambio artistico.

Qui la grande biblioteca oltre a contenere migliaia di testi ha esibito per anni opere di rilievo di artisti come Dandini, Stern e Pelagio Palagi. Oggi questo materiale è disponibile alla consultazione dopo l’acquisizione da parte di Palazzo Bentivoglio, che ha fatto confluire il tutto nella biblioteca Busmanti presso uno dei propri spazi espositivi.

“[…]Bologna, le amiche devote e gli amici di sempre, la protezione di una città calda e amata della cui infinita bellezza Eugenio, come nessuno, fu innamorato. Nel privilegio e nella vanità di viverci. E qui, immerso, si è dissolto, lasciando traccia della sua disperata grazia in chiunque lo ha conosciuto.”

Vittorio Sgarbi su Eugenio Busmanti (Il Giornale, 18/11/2018)

Biblioteca Eugenio Busmanti Palazzo bentivoglio - Creditphoto: @P&C cartella stampa
Biblioteca Eugenio Busmanti Palazzo Bentivoglio – Creditphoto: @P&C cartella stampa

 

ANDREA TERRENI

©impulsicreativi.it – riproduzione riservata.

Potrebbe interessare anche: Antonio Ligabue a Palazzo Pallavicini a Bologna

Andrea Terreni

Mi chiamo Andrea Terreni e vivo a Firenze da quando ho scelto di frequentare qui l'Università. Mi sono laureato in Pedagogia senza apparente sforzo, impegnato in quegli anni di grande fermento a vivere le persone, incorniciare gli avvenimenti e scarabocchiare le tovagliette delle osterie. La Pedagogia è stata il punto di partenza di molte altre passioni come la filosofia, la storia e l'arte. La scrittura invece è sempre stata un'opportunità quasi sofferta, un'occasione di fuga. Ho discusso una tesi di laurea sul "bisogno e la pratica terapeutica dello scrivere" e su come questo possa influenzare il vissuto di ognuno. La scrittura è stata da sempre per me una compagna silenziosa, paziente, a tratti invisibile. Eppure tremendamente fondamentale. Il resto è storia recente e di pochi giorni. Un piccolissimo romanzo (Diario di un Addio) per mettere fine a tante storie del passato. Una silloge poetica (Paroxetina) per affrontare in modo terapeutico un periodo del presente. E poi tanti progetti, tanta scrittura e tanto futuro. Scrivo, ho scritto e scriverò di calcio e calci per SuperNews, di ciclismo e storie della bicicletta per Fuoricorsa e delle bellezze della mia Firenze per FUL. Ho diretto il blog "La Locomotiva" come fosse un Bar in cui si è parlato di Poesia, Prosa, Prosatori e Poeti. Mi chiamo Andrea Terreni ed è difficile che possa raccontare cosa sono. Ho un Ristorante e sono un giornalista. Parlo con la gente e spesso non la capisco. Adoro accontentare e non mi accontento mai. Ho un passato che pesa, un presente che brilla e un futuro che non so proprio cosa possa diventare.