Al momento stai visualizzando Mike Bongiorno in mostra a Milano per i cento anni dalla sua nascita
Mike Bongiorno - Creditphoto: @cartellastampa Archivio Fondazione Mike Bongiorno
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Mike Bongiorno – Creditphoto: @cartellastampa Archivio Fondazione Mike Bongiorno

 

Mike Bongiorno e tutta la sua storia in mostra a Milano dal 17 settembre al 17 novembre 2024. L’occasione è quella del centenario della nascita di uno dei più popolari personaggi televisivi del vecchio secolo e non solo. Teatro di questo evento sarà la sede di Palazzo Reale a Milano in cui l’esposizione “Mike Bongiorno 1924-2024” sarà allestita per due mesi. Una mostra inedita, ricca dei ricordi degli straordinari anni che hanno reso celebre la sua carriera, in cui lo spettatore potrà entrare in contatto con molti aspetti noti del personaggio pubblico ma anche di tante curiosità che appartengono alla sfera privata e familiare dell’indimenticato presentatore.

Istrionico e con un’innata simpatia, Mike Bongiorno ha saputo, negli anni dell’esplosione del fenomeno televisivo, creare un ponte comunicativo in grado di unire generazioni differenti. La storia di Mike Bongiorno è la storia della televisione ed in qualche modo anche la storia d’Italia del dopoguerra. Un’icona del nostro paese alla quale viene dedicata questa esposizione. Per ripercorrere con chi l’ha vissuto passi e ricordi, ma anche per spiegare ai più giovani chi è stato Mike Bongiorno.

C’è una cosa che non dobbiamo dimenticare: quelli del nostro campo, gli artisti, non si ritirano, gli artisti muoiono sul palcoscenico.

Mike Bongiorno

Mike Bongiorno, cent’anni di un americano in Italia

Nasce a New York da madre italiana e padre italo-americano nel 1924. Il suo legame con l’Italia ha radici profonde e sboccia definitivamente quando nel 1929 si trasferisce a Torino in seguito alla separazione dei genitori. Qui incontra due dei suoi più grandi amori: il giornalismo e la Juventus. Staffetta partigiana nella Seconda Guerra Mondiale si salva da fucilazione certa solo grazie al proprio passaporto americano, trovato a terra dai tedeschi che si incuriosiscono al punto di non giustiziarlo. Viene rinchiuso in carceri e campi di concentramento, incontrando all’interno di questi anche Indro Montanelli, prima di essere definitivamente liberato nel 1944.

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Mike Bongiorno, negli studi Mediaset, 2003 – Creditphoto: @cartellastampa Archivio Fondazione Mike Bongiorno

 

Il dopoguerra è caratterizzato dalla ripresa della carriera giornalistica che lo riporta in America dove lavora come inviato per radio e giornali italiani. La vera e propria folgorazione è però quella con la televisione. Grazie ai meandri del tubo catodico entra prepotentemente nelle case degli italiani diventando un personaggio conosciutissimo e di costume. Partecipa alla creazione di trasmissioni e quiz televisivi in cui poi si cimenta come conduttore, meritandosi l’appellativo di “Re dei Quiz”.

Lascia o raddoppia?RischiatuttoScommettiamo? e Flash per la Rai, e SuperflashPentatlonTelemikeBisLa ruota della fortuna  per Mediaset, sono solo alcuni dei suoi grandi successi televisivi con cui cambia la televisione e irrompe nella storia culturale e sociale del nostro paese. “Mike Bongiorno 1924-2024” è la mostra che a Milano prova a mettere insieme i tanti punti di una vita spesa al massimo e che, a cento anni dalla nascita, riesce ancora ad insegnare qualcosa. Un pò come già successo con la mostra di Tolkien a Napoli, si tenta di celebrare un personaggio che ha fortemente caratterizzato il novecento e non solo.

Mike Bongiorno a Milano, tutte le info della mostra

La mostra “Mike Bongiorno 1924-2024” si terrà a Milano presso la sede di Palazzo Reale dal 17 settembre al 17 novembre 2024. L’edificio sorge al civico 12 di Piazza del Duomo ed è facilmente raggiungibile con ogni tipo di mezzo pubblico.

Orario

Da martedì a domenica ore 10:00-19:30
Giovedì chiusura alle 22:30
Ultimo ingresso un’ora prima

Lunedì chiuso

Biglietti

Intero: €12,00
Ridotto: €10,00
Ridotto speciale: €8,00
Ridotto dipendenti Comune di Milano: €6,00
Famiglie: €8,00 – €6,00

Si tratta di una mostra realizzata e promossa grazie al Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale, Fondazione Mike Bongiorno e C.O.R. Creare Organizzare Realizzare.

ANDREA TERRENI

©impulsicreativi.it – riproduzione riservata.

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Andrea Terreni

Mi chiamo Andrea Terreni e vivo a Firenze da quando ho scelto di frequentare qui l'Università. Mi sono laureato in Pedagogia senza apparente sforzo, impegnato in quegli anni di grande fermento a vivere le persone, incorniciare gli avvenimenti e scarabocchiare le tovagliette delle osterie. La Pedagogia è stata il punto di partenza di molte altre passioni come la filosofia, la storia e l'arte. La scrittura invece è sempre stata un'opportunità quasi sofferta, un'occasione di fuga. Ho discusso una tesi di laurea sul "bisogno e la pratica terapeutica dello scrivere" e su come questo possa influenzare il vissuto di ognuno. La scrittura è stata da sempre per me una compagna silenziosa, paziente, a tratti invisibile. Eppure tremendamente fondamentale. Il resto è storia recente e di pochi giorni. Un piccolissimo romanzo (Diario di un Addio) per mettere fine a tante storie del passato. Una silloge poetica (Paroxetina) per affrontare in modo terapeutico un periodo del presente. E poi tanti progetti, tanta scrittura e tanto futuro. Scrivo, ho scritto e scriverò di calcio e calci per SuperNews, di ciclismo e storie della bicicletta per Fuoricorsa e delle bellezze della mia Firenze per FUL. Ho diretto il blog "La Locomotiva" come fosse un Bar in cui si è parlato di Poesia, Prosa, Prosatori e Poeti. Mi chiamo Andrea Terreni ed è difficile che possa raccontare cosa sono. Ho un Ristorante e sono un giornalista. Parlo con la gente e spesso non la capisco. Adoro accontentare e non mi accontento mai. Ho un passato che pesa, un presente che brilla e un futuro che non so proprio cosa possa diventare.